Protocollo per favorire il rimborso dei finanziamenti delle donne vittime di violenza di genere
La Banca Monte Pruno aderisce al programma
La Banca Monte Pruno si conferma un istituto di credito sensibile alle dinamiche sociali ed al fianco delle persone che versano in stato difficoltà.
La Banca, infatti, ha aderito al protocollo d’intesa finalizzato a favorire il rimborso dei crediti delle donne vittime di violenza di genere.
L’iniziativa nasce in seguito alla sottoscrizione di un accordo tra l’Associazione Bancaria Italiana ABI e le Organizzazioni Sindacali FABI, First-CISL, Fisac-CGIL, Uilca e Unisin Falcri Silcea Sinfub, che impegna le Banche aderenti a sospendere il pagamento della quota capitale delle rate dei mutui e/o prestiti e allungare la scadenza degli stessi finanziamenti per un periodo massimo di 18 mesi a favore delle donne in difficoltà economiche, che hanno subito una violenza di genere, inserite in percorsi di protezione certificati dai servizi sociali, dai centri antiviolenza o dalle case rifugio.
È possibile richiedere la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo ipotecario o di finanziamento di credito ai consumatori a rimborso rateale per il periodo di durata del “percorso di protezione” e comunque non oltre i 18 mesi. La quota interessi, invece, viene rimborsata alle scadenze originarie. Durante il periodo di sospensione il beneficiario può richiedere, in qualsiasi momento, il riavvio del piano di ammortamento.
I beneficiari, al fine di accedere alle misure, dovranno presentare: a) domanda di accesso; b) certificazione dell’inizio del percorso di protezione con indicazione presumibile della data di conclusione dello stesso.
Si tratta, per l’appunto, di una nuova iniziativa di sostegno promossa dalla Banca Monte Pruno nei confronti delle donne vittime di violenza, le quali già versano, purtroppo, in uno stato di difficoltà che incide negativamente sulla loro vita.
“Da anni promuoviamo – ha affermato il Presidente della Banca Monte Pruno Anna Miscia – diverse iniziative finalizzate alla sensibilizzazione di un tema molto delicato, anche in stretta collaborazione con le realtà associative del territorio. Abbiamo sempre dato la necessaria attenzione a queste vicende che espongono le donne a situazioni rischiose. L’adesione della Banca all’accordo tra l’ABI e le Organizzazioni Sindacali conferma la nostra vicinanza ed il nostro, seppur lieve, supporto verso quelle donne che vivono momenti così particolari. È un piccolo segno, ma sicuramente dal profondo significato che conferma la responsabilità della Banca verso circostanze di disagio a cui le donne, purtroppo, troppo spesso sono esposte, alleviando almeno il peso degli impegni finanziari attraverso la sospensione o l’allungamento dei piani di ammortamento”.