Finanziamenti: il ruolo della Centrale dei Rischi

di Vincenzo Rubino

Economia e finanza | 

La Centrale dei Rischi, detta nel gergo comune anche CR, gestita dalla Banca d’Italia fin dall’aprile del 1964, è una base dati – ovvero un archivio di informazioni – sui debiti di famiglie e imprese nei confronti del sistema bancario e finanziario.

E’ stata creata con l’obiettivo di aiutare le banche a valutare meglio il rischio di credito della clientela ed accrescere così la stabilità del sistema creditizio. Per gli Istituti di credito è uno strumento molto importante in quanto costituisce elemento “oggettivo” di valutazione della situazione finanziaria del cliente, sia esso impresa o semplice cittadino.

Finanziamenti: il ruolo della Centrale dei Rischi

La Centrale dei Rischi fornisce, infatti, informazioni utili per valutare il “merito creditizio” ovvero la capacità dei clienti di restituire l’importo del finanziamento. Consultando la CR, inoltre, gli intermediari vengono a conoscenza del livello di indebitamento complessivo dei propri clienti. Il tutto per ridurre il rischio di concedere finanziamenti che poi potrebbero non essere restituiti e proporre soluzioni di credito su misura, adeguate alle effettive capacità di rimborso del cliente.

  • Chi fornisce le informazioni alla Centrale Rischi?

Le banche (ma anche le società di leasing, le società di factoring, le finanziarie) alimentano le informazioni in CR, inviando i dati alla Banca d’Italia “almeno” una volta al mese.

È prevista una soglia di rilevazione: il cliente è segnalato se l’importo che deve restituire all’intermediario è pari o superiore a 30mila euro. Vengono, altresì, segnalate le posizioni a “sofferenza”: quando gli istituti di credito classificano un cliente come debitore in sofferenza, lo segnalano come tale anche in CR, al fine di condividere con il sistema la presenza di questa anomalia finanziaria sulla posizione.

È interessante ricordare come le banche e le società finanziarie siano responsabili della correttezza delle segnalazioni inviate in CR.

  • Gli intermediari possono richiedere informazioni in CR verso “nuovi” clienti?

Gli istituti di credito possono chiedere informazioni anche su soggetti non clienti, ma che hanno presentato una istanza di finanziamento o che vogliono rilasciare una garanzia, potendo, dunque, diventare futuri clienti, esclusivamente per valutarne il merito creditizio. In particolare, attraverso il cosiddetto “servizio di prima informazione“, ciascuna banca può ricevere informazioni, in tempi brevissimi, sull’ammontare dei rischi globali censiti a nome di soggetti non ancora segnalati dalla banca medesima.

  • Come si accede ai propri dati registrati nella Centrale dei Rischi?

Si può accedere ai dati della CR presentando una specifica richiesta secondo due modalità:

  • utilizzando la piattaforma “Servizi online” disponibile sul sito ufficiale della Banca d’Italia; servizi potenziati a seguito dell’emergenza epidemiologica Covid-19;
  • rivolgendosi ad una delle Filiali della Banca d’Italia, per posta elettronica certificata (PEC), posta ordinaria oppure consegna a mano, utilizzando apposito modulo scaricabile dal sito ufficiale e allegando copia leggibile di un documento di identità o di riconoscimento equipollente in corso di validità.

L’accesso ai dati della Centrale dei Rischi della Banca d’Italia da parte dei diretti interessati è gratuito. La Banca d’Italia fornisce, di norma, una risposta entro 30 giorni dalla data di ricezione della richiesta di accesso ai dati della Centrale dei Rischi. Nel caso di richieste di accesso presentate da un delegato per conto di persone giuridiche, la risposta verrà fornita entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta e i dati verranno recapitati direttamente alla persona giuridica delegante.

I dati della Centrale dei Rischi sono riservati e coperti dal segreto d’ufficio. Non possono essere né divulgati, né comunicati a soggetti diversi dal diretto interessato o altro soggetto legittimato. Le dichiarazioni false e mendaci rese nella compilazione della richiesta di accesso ai dati della Centrale dei Rischi, come la dichiarazione di una qualifica che non si riveste, sono segnalate dalla Banca d’Italia all’autorità competente (denuncia Autorità Giudiziaria, segnalazione al Garante per la Protezione dei dati personali).

L’Area Crediti e le Filiali della Banca Monte Pruno restano, come di consueto, a completa disposizione della clientela per fornire anche sull’argomento le necessarie informazioni del caso.

Vincenzo Rubino
Area Crediti, Banca Monte Pruno
vincenzo.rubino@bccmontepruno.it