Maggiori tutele per gli investitori con MiFID II

di Jessica D’Amato

Economia e finanza | 

La MiFID II (Markets in Financial Instruments Directive) è la disciplina che regola i servizi finanziari europei. Tale direttiva è entrata in vigore il 3 gennaio 2018 ed è una significativa evoluzione della precedente normativa, la MiFID I, del 2007.

Maggiori tutele per gli investitori con MiFID II

La tutela del cliente è stato l’aspetto centrale di MiFID I, basando su questo le regole di condotta degli intermediari nella prestazione dei servizi e delle attività di investimento. Con MiFID II viene fatto un ulteriore passo in avanti. La nuova disciplina, infatti, pur mantenendo la centralità del cliente, rafforzandone i presidi di tutela, riconosce la necessità di dettagliare maggiormente la regolamentazione sia per quanto riguarda i prodotti finanziari sia assicurando che le autorità di vigilanza dispongano di poteri adeguati per svolgere i loro compiti, bilanciando così l’intero plesso normativo.

La ratio è evidente: evitare che un prodotto non adatto a una determinata clientela, con certe caratteristiche, possa essere a questa offerto. L’obiettivo è altrettanto evidente: l’innalzamento della consapevolezza sia da parte dell’investitore sia da parte dell’intermediario.

Cosa deve sapere la Banca dei suoi clienti investitori? La MiFID II ha introdotto novità in tema di profilazione della clientela per adempiere alla cosiddetta regola know your customer. La Banca deve chiedere ai propri clienti le informazioni necessarie per poter proporre servizi e prodotti finanziari adeguati. Attraverso la compilazione di uno specifico questionario, la Banca verifica le esperienze e le conoscenze del cliente in materia di investimenti finanziari, i suoi obiettivi di investimento e la sua situazione finanziaria per accompagnarlo nell’individuazione di una scelta di investimento adeguata.

Come viene personalizzato il servizio? Al pari di come bisogna conoscere bene i clienti investitori, bisogna conoscere altrettanto bene le caratteristiche dei prodotti finanziari offerti (know your products). Pertanto, è necessario che l’intermediario produca la documentazione adeguata per comprendere bene il prodotto, specificandone le caratteristiche chiave come i rendimenti, il rischio, relativi costi e come questi ultimi incidono sul ritorno complessivo dell’investimento. Tale novità contribuisce a far in modo che i prodotti più complessi vengano proposti e indirizzati solo a chi è in grado di comprenderli.

Maggiore trasparenza ed informativa sui costi. In tema di maggiore trasparenza, la MiFID II ha imposto l’obbligo di fornire agli investitori l’ammontare dei costi sostenuti sia in forma aggregata sia in forma dettagliata. La finalità è porre il cliente nella condizione di comprendere in modo chiaro e trasparente il costo che sta effettivamente sostenendo per la scelta di investimento effettuata.

Riassumere in una frase in cosa consiste MiFID II? Maggiori informazioni e tutele per gli investitori e nuove regole per gli intermediari dell’Unione Europea attivi nella distribuzione e negoziazione dei prodotti finanziari.

Jessica D’Amato
Ufficio Finanza Banca Monte Pruno
jessica.damato@bccmontepruno.it