Nuova Sabatini 2019 o Sabatini TER

di Rosanna Coiro

Economia e finanza | 

La Legge di Bilancio 2019 ha disposto, a partire dal 7 febbraio 2019, la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi ai sensi della “Nuova Sabatini”, grazie allo stanziamento di nuove risorse finanziarie pari a 480 milioni di euro.

Nuova Sabatini 2019 o Sabatini TER

A fronte del nuovo stanziamento di risorse finanziarie, ha disposto, altresì, l’accoglimento delle prenotazioni pervenute nel mese di dicembre 2018 e non soddisfatte per insufficienza delle risorse disponibili.

COS’È

La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico(MISE) con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

A CHI SI RIVOLGE

– Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

– Sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca.

– Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.

– Non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.

– Non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

– Hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.

SETTORI AMMESSI

Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:

-attività finanziarie e assicurative

-attività connesse all’esportazione

COSA FINANZIA

La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing, nello stato “nuovi di fabbrica”, immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, nonché software e tecnologie digitali. Non sono, in ogni caso, ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”

LE AGEVOLAZIONI

Consistono nella concessione di un finanziamento bancario da parte di banche/intermediari finanziari convenzionati, nonché di un contributo da parte del MISE, rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.

La Banca Monte Pruno è inserita nell’elenco degli istituti aderenti avendo sottoscritto l’Addendum alla Convenzione “Beni Strumentali” 2017. L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere di durata non superiore a 5 anni, di importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro, interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Il contributo del Ministero è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

2,75% per gli investimenti ordinari;

3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).

COME FUNZIONA

– L’impresa presenta alla banca/intermediario finanziario la richiesta di finanziamento e la domanda di accesso al contributo, a mezzo PEC e con firma digitale, compilando l’apposito modello All.1 scaricabile dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

– La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmessa dall’impresa nonché la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa e, trasmette al Ministero richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo.

– La banca/intermediario finanziario ha facoltà di concedere il finanziamento previa conferma da parte del Ministero della disponibilità, totale o parziale, delle risorse erariali da destinare al contributo.

– Il Ministero dello Sviluppo Economico adotta il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria e lo trasmette alla stessa e alla relativa banca/intermediario finanziario.

– La banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con la PMI e ad erogare alla stessa il finanziamento in un’unica soluzione ovvero, nel caso di leasing finanziario, al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene ovvero alla data di collaudo se successiva.

– L’impresa, ad investimento ultimato, compila, la dichiarazione attestante l’avvenuta ultimazione e la richiesta di erogazione della prima quota di contributo e le trasmette al Ministero.

– L’impresa trasmette al Ministero, le richieste di quote di contributo successive alla prima.

Rosanna Coiro
Ufficio Fidi Sede Amministrativa Banca Monte Pruno
rosanna.coiro@bccmontepruno.it