Addio all’emissione di nuove banconote da 500 euro

di Antonella Paladino

Economia e finanza | 

La Banca Centrale Europea ha mantenuto la promessa. Con l’entrata in vigore della direttiva del 4 maggio 2016, la Bce ha sancito la fine della produzione della banconota da 500 euro, stabilendo l’esclusione di questo taglio dalla serie Europa. A partire dal 27 gennaio 2019, pertanto, 17 delle 19 Banche Centrali dell’Eurozona cesseranno di emettere la banconota viola.

Addio all’emissione di nuove banconote da 500 euro

Per motivazioni puramente logistiche ed al fine di assicurare una fluida transizione, è stata concessa una proroga soltanto alla Banca Centrale Tedesca ed alla Banca Centrale Austriaca, alle quali sarà consentito mettere in circolazione banconote di questo taglio fino al 26 aprile 2019.

Alla luce di quanto appena enunciato, cosa dovranno fare i possessori di banconote da 500 euro? Sarà possibile continuare ad utilizzarle? Assolutamente sì, nessun timore per coloro i quali detengono banconote di questo taglio. Quelle in circolazione, anche dopo la cessazione dell’emissione, continueranno ad avere corso legale e potranno tranquillamente essere utilizzate per i pagamenti e come riserva di valore. Analogamente, gli operatori professionali, quali gli istituti di credito, i cambiavalute e le società di servizi, potranno continuare a reimmetterle in circolazione.

Pertanto, le banconote da 500 euro, al pari degli altri tagli, preserveranno sempre il loro valore e potranno essere in qualsiasi momento cambiate presso le Banche Centrali dell’Eurosistema e senza limiti di tempo.

Le ragioni alla base di questa decisione, da parte della Bce, sono dettate dalle preoccupazioni che questa banconota possa facilitare le attività illegali. È risaputo, ormai, sin dalla loro entrata in circolazione, che i tagli da 500 euro siano sinonimo di economia sommersa e che possano essere funzionali alle attività di riciclaggio, terrorismo ed evasione fiscale. Ad avvalorare questa tesi, inoltre, il semplice fatto che più è elevato il valore di ogni pezzo, meno spazio occupa il denaro.

Ad onor del vero, se da un lato questo taglio non gode di buona reputazione, dall’altro non possiamo non riconoscergli il merito di dare stabilità alla moneta durante una crisi economica, come il crollo finanziario di Lehman Brothers del 2008, in occasione del quale le Banche Centrali dell’Eurozona decisero di aumentare le loro scorte di riserva delle banconote da 500 euro.

È ovvio che, continuando ad utilizzare i biglietti da 500 come mezzo di pagamento senza procedere all’emissione di nuove banconote, si andrà incontro ad un loro graduale esaurimento.

Dal 1° gennaio questi strumenti saranno inutilizzabili e chi si recherà in banca con uno strumento al portatore sarà segnalato al Ministero dell’economia e delle finanze, tramite comunicazione da parte della Banca o di Poste Italiane e pagherà dai 250 ai 500 euro di sanzione amministrativa.

Per mitigare e, in un certo senso, sopperire alla scomparsa di questo taglio, la Bce ha deciso di mettere in circolazione, già da fine maggio, le nuove banconote da 100 e 200 euro, realizzate con finalità di anti-contraffazione. Sulle stesse, infatti, saranno presenti due controlli visivi: in alto a destra, vi sarà il simbolo dell’euro che rotea intorno al numero che rappresenta il valore del taglio; in basso a sinistra, invece, vi sarà un ologramma che farà cambiare colore alla banconota passando dal verde al blu.

Antonella Paladino
Ufficio Contabilità, Banca Monte Pruno
antonella.paladino@bccmontepruno.it