Antiriciclaggio: il settore del “gioco”

di Anna Maria Raspolini

Economia e finanza | 

Il settore del gioco è sempre più interessato da profonde innovazioni normative che vedono nella normativa antiriciclaggio i cardini fondamentali per garantire che gli operatori rispettino i principi della legalità.

Negli ultimi anni il comparto del gaming ha subito profonde e rapide trasformazioni dovute all’introduzione di nuove tecnologie telematiche e all’ingresso nel mercato di nuovi soggetti attratti dagli elevati flussi finanziari generati dall’industria del gioco. Di conseguenza, è notevolmente cresciuta la sensibilità delle istituzioni, delle autorità e degli operatori ai pericoli insiti nel settore che, per le sue caratteristiche, purtroppo, suscita l’interesse anche di organizzazioni criminali collegate, ad esempio, all’usura e al riciclaggio.

Antiriciclaggio: il settore del “gioco”

La filiera del gioco è così composta:

  • il “concessionario di gioco”, ossia la persona giuridica di diritto pubblico o privato che offre, per conto dello Stato, servizi di gioco;
  • i “distributori”, ossia le imprese private che, su base convenzionale, svolgono per conto dei concessionari la gestione di qualsiasi attività di gioco;
  • gli “esercenti”, ossia i titolari degli esercizi commerciali in cui viene svolta l’attività di gioco.

La quarta direttiva AML ha apportato significative novità nella regolamentazione di tale settore.

Tra i soggetti obbligati al rispetto della normativa antiriciglaggio sono annoverate le seguenti tre categorie di operatori:

  1. gli operatori di gioco on line che offrono giochi, con vincite in denaro, attraverso la rete internet e altre reti telematiche o di telecomunicazione (ad esempio poker, casinò e betting exchange);
  2. gli operatori di gioco su rete fisica che offrono giochi, con vincite in denaro, ovvero giochi su VLT, del bingo e di tutte le tipologie di scommesse (tranne quelle rientranti nei concorsi pronostici su base sportiva ed ippica, che sono espressamente escluse dalla disciplina antiriciclaggio), anche attraverso distributori ed esercenti a qualsiasi titolo contrattualizzati;
  3. i soggetti che gestiscono case da gioco, ovvero, i casinò.

Che tipo di adempimenti devono svolgere gli operatori del settore dei giochi?

Con riferimento ai servizi di gioco pubblico su rete fisica o attraverso videoterminali, i distributori e gli esercenti devono, tra l’altro, acquisire e conservare i dati identificativi del cliente all’atto della richiesta o all’effettuazione dell’operazione di gioco; identificare e verificare l’identità dei clienti che richiedono o effettuano operazioni di gioco per importi da 2mila euro in su oppure ogni qual volta vi sia il sospetto di riciclaggio;

Con riguardo ai giochi offerti tramite apparecchi video lottery terminal (VLT), i distributori e gli esercenti di gioco devono effettuare l’adeguata verifica, qualora il valore nominale del ticket sia maggiore o uguale a 500 euro ed inviare i dati acquisiti al concessionario di riferimento, entro dieci giorni dall’effettuazione dell’operazione.

Infine, i gestori di case da gioco (casinò) devono procedere all’identificazione e verifica dell’identità del cliente qualora, l’acquisto/cambio di gettoni o simili e l’incasso di vincite, sia di importo pari o superiore a 2mila euro, a prescindere dall’importo quando sussiste sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.

Anche il settore del gaming, proprio per le sue caratteristiche, dunque, ha bisogno di “difendersi” dai tentativi di essere utilizzato impropriamente per finalità non lecite e impattanti a livello di riciclaggio. Proprio per tale motivo, l’individuazione delle operazioni sospette è agevolata, nel settore del gioco, da specifici indicatori di anomalia che individuano alcune tipologie di fattispecie anomale, come ad esempio, i tentativi di ingresso nelle case da gioco senza documenti o con biglietti falsi, la chiusura e apertura anomala di conti di gioco (tipici delle giocate via internet) e altri.

In conclusione non solo gli intermediari bancari, finanziari, assicurativi, i professionisti e gli altri soggetti obbligati, sono fortemente impattati da tale importante normativa e da numerosi adempimenti a questa connessa, ma anche settori specifici quale il mondo del gaming così come un’estesa platea, tra cui i soggetti che commerciano in cose antiche e opere d’arte e i loro intermediari ed i prestatori di servizi di portafoglio digitale.

Anna Maria Raspolini
Area Antiriciclaggio, Banca Monte Pruno
annamaria.raspolini@bccmontepruno.it