Piano di Accumulo: cos’è e come funziona

di Francesco Ingino

Economia e finanza | 

Pianificare il futuro è oggi più che mai indispensabile. Integrare la pensione, finanziare gli studi dei figli o centrare gli obiettivi fissati lungo il ciclo della vita rappresentano ottime ragioni per farlo. Allo stesso tempo, la difficoltà di mettere da parte porzioni ampie del proprio reddito percepito non deve precludere la via degli investimenti.

Piano di Accumulo: cos’è e come funziona

Uno degli strumenti per iniziare ad accumulare capitale è il PAC, meglio conosciuto come Piano di Accumulo, che attraverso versamenti periodici (anche di piccola entità), investiti in un fondo comune, consente di crearsi un patrimonio nel tempo per soddisfare le esigenze di lungo periodo.

I vantaggi sono di diversa natura: nel corso degli anni, la costanza dei versamenti e l’effetto composito degli investimenti possono garantire buone performance riducendo, al contempo, gli effetti della volatilità sui primi versamenti. Inoltre, impegnarsi a costruire un PAC di lungo periodo costituisce una forma di educazione finanziaria al risparmio.

Naturalmente, come ogni investimento finanziario, non è privo di rischi e deve essere approcciato in modo consapevole. Qui il ruolo del consulente finanziario è fondamentale.

Fermo restando la specificità che caratterizza ciascun investitore, nella costruzione di un PAC è bene seguire alcune principali regole. In primis, bisogna sempre assicurarsi che l’investimento sia adeguato al proprio profilo di rischio. Inoltre, è consigliabile scegliere uno strumento che garantisca una buona diversificazione in termini di asset class, geografici e di settore. Ancora, prima di sottoscrivere un PAC è fondamentale individuare la propria capacità di risparmio e solo dopo scegliere l’importo della rata, la durata e la frequenza dei versamenti. Oltre alla capacità di risparmio, anche l’orizzonte temporale è importante per una corretta allocazione dei propri risparmi tra la componente azionaria e quella obbligazionaria.

Anche una volta individuata la capacità di risparmio, l’ammontare della rata, la frequenza dei versamenti, l’orizzonte temporale e lo strumento in cui investire, però, il lavoro del risparmiatore non è finito. È fondamentale tenere sempre sotto controllo il piano di accumulo, verificandone l’andamento, i rendimenti e i costi applicati. Gli operatori, comunque, producono rendiconti periodici della movimentazione e della posizione accumulata, oltre a mettere a disposizione dei clienti dei sistemi online per consultare posizione, movimenti e rendimenti.

Pertanto, un investimento graduale fatto con metodo, costanza e disciplina può rivelarsi la mossa giusta per pianificare gli obiettivi futuri, conseguendo risultati positivi nel tempo con una riduzione dei rischi di volatilità di breve.

Francesco Ingino
Ufficio Finanza Banca Monte Pruno
francesco.ingino@bccmontepruno.it