Banca Monte Pruno: 50 anni di storia

Relazione del Direttore Generale Michele Albanese – 14 settembre 2012

Il punto di... | 

Ritrovarci oggi in questo meraviglioso scenario rappresenta qualcosa di davvero unico.
A mio avviso, oggi 14 settembre, è la data più importante per la Nostra Banca. Proprio in questo giorno di 50 fa iniziava il nostro percorso.
Di strada ne è stata fatta davvero tanta, ma sempre con un obiettivo unico: portare alto il nome della Banca Monte Pruno e quello di Roscigno.
Diversi uomini hanno dedicato la loro vita alla Nostra realtà, oggi abbiamo il piacere di avere con noi alcuni dei soci fondatori, che rappresentano la chiara testimonianza di un’azienda che non dimenticherà mai le sue origini (PECORI ANTONIO, PECORI EMILIO, PECORI LUIGI, RESCINITI GIOVANNINA, MIELE MICHELE, CLEMENTE GAETANO, IANNUZZI DONATO, RESCINITI DONATO GIULIO)

Come recita l’inizio della “nostra” storia, il 14 settembre 1962, un piccolo gruppo di 30 persone, per lo più agricoltori ed artigiani, ricchi di idee e spirito di iniziativa ma privi di mezzi, guidati dal Prof. Emilio Pecori, fondarono la Cassa Rurale ed Artigiana di Roscigno - Società Cooperativa a responsabilità illimitata.
Parte da un gruppo di trenta persone la nostra storia. Nasce da un’esigenza condivisa, quella di creare un soggetto economico in grado di sostenere i loro progetti di vita. Infatti, sul territorio cinquant’anni fa si avvertiva una certa vitalità, in particolar modo, nel settore agricolo e dell’artigianato. Vitalità che doveva essere, per forza di cose sostenuta, da un soggetto economico in grado di soddisfare esigenze che nessun altro sul territorio riusciva a garantire.
Senza dubbio, grazie allo spirito di iniziativa di questi 30 “coraggiosi” e alla propensione al risparmio della nostra collettività, che è stato possibile affrontare il discorso della cooperazione ed, in particolare, di quella finalizzata allo sviluppo del credito, al progresso, ai soci e agli appartenenti alle comunità locali, al fine di perseguire gli obiettivi statutari, come il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche di tutta la zona di competenza.
In quel frangente storico, quel gruppo di trenta persone hanno trasmesso, a tutti noi, un messaggio fondamentale: “non avere paura delle sfide e credere nelle proprie potenzialità”.
Non vi è ombra di dubbio sul fatto che oggi siamo qui grazie a chi nel passato a coltivato e curato con attenzione il “seme” della Monte Pruno.

Oggi questo seme è diventato un albero molto forte, con delle radici molto resistenti e con tanti rami.
Un albero sempre verde, un albero ricco di frutti.
È questa l’immagine oggi della Nostra bellissima struttura.

Io, che ho il grande onore di dirigere questa azienda dal 21 settembre del 1990, posso affermare che questa azienda, nel tempo, ha saputo trasmettere al territorio valori di primo piano, valori che hanno permesso alle persone ed al territorio di crescere e di migliorarsi.
Senza voler essere troppo autocelebrativi, siamo riusciti in questi anni a dare numerose risposte al territorio, garantendo a tutti la presenza di un partner in grado di lavorare per la gente e tra la gente.
Siamo riusciti a creare un rapporto con i nostri soci e con i clienti che consente di confrontarci, ogni giorno, in maniera libera e produttiva.
Siamo amici dei nostri soci e dei nostri clienti, ed il legame si fonda su valori che vanno al di là di un semplice e normale rapporto banca-cliente.
L’albero a cui facevo riferimento prima ha sviluppato delle fortissime radici: Roscigno rappresenta e rappresenterà il cuore della Banca. E’ la nostra sede legale, il luogo dove tutti siamo legati e dove regolarmente si svolgono le nostre assemblee sociali, i nostri consigli di amministrazione e i nostri Comitati.
Roscigno ospita ancora oggi le principali attività di gestione della Banca Monte Pruno.
E penso che sia doveroso ricordare come la maggior parte dei vertici aziendali, dei consiglieri di amministrazione e dei dipendenti appartengono a questa area di origine.
Sono elementi chiari, pacifici che confermano il nostro legame con le origini, legame che non verrà, per nessuna ragione, mai messo da parte.
Purtroppo, nel corso degli anni, questo territorio ha dovuto subire dei duri contraccolpi dovuti a diversi fattori che hanno influenzato, purtroppo, un calo demografico intenso e dannoso, senza contare l’abbandono da parte delle Istituzioni verso questo sfortunato territorio delle zone interne. Possiamo affermare, senza poter essere smentiti, che nessun investimento strutturale a favore di questo territorio è stato fatto negli ultimi 15 anni; basti pensare: alla viabilità, ai trasporti, alla sanità, alle scuole, alla tecnologia.
Arrivare a Roscigno oggi è impossibile; lo avete provato tutti voi, sulla vostra pelle, raggiungendoci stasera in questo meraviglioso borgo.
Neppure i servizi a pagamento sono garantiti. Sperare in una linea telefonica e/o linea dati sufficiente a garantire il trasferimento dei dati è pura utopia.
Noi, nonostante ciò, continuiamo la nostra strada nella consapevolezza che Roscigno ha dato tantissimo alla Banca Monte Pruno e la Banca Monte Pruno, a sua volta, dovrà dare ancora tantissimo a Roscigno.
A metà degli anni ’90 ci trovammo, difatti, di fronte ad un bivio.
Era un bivio che ancora oggi io ricordo con particolare attenzione.
Attenzione, perché in quella fase non era facile riuscire ad intraprendere la strada giusta, quella migliore.
A distanza di più di venti anni posso tranquillamente dire che è stata scelta l’opzione corretta, la migliore; difatti, erano due le strade, diverse tra di loro, ma con un elemento distintivo molto importante che in un’opzione era presente in un’altra meno. Sto parlando dell’autonomia.
Se la Banca fosse rimasta solo nel territorio dell’Alto Cilento e degli Alburni sarebbe stata, nel giro di pochi anni, assorbita per incorporazione da qualche altro istituto del credito cooperativo. Questa strada avrebbe portato, nel giro di poco tempo, a far scomparire Roscigno e la storia della Monte Pruno. Non è assolutamente fantasia, ma solo elementi concreti che avrebbero certamente investito la nostra Banca. Stasera non saremmo stati qui tutti insieme e questo territorio non avrebbe mantenuto una struttura autonoma e fortemente radicata in grado di sostenere tutto il circuito economico ed anche sociale. Avremmo perso, nel vero senso della parola, ciò che con tanti sacrifici venne creato 50 anni fa.
La strada di espansione nel Vallo di Diano ha rappresentato la svolta strategica della Banca Monte Pruno. Siamo riusciti, con quella scelta, a rimanere autonomi, abbiamo continuato a far girare nel mondo il nostro nome.
Andare nel Vallo di Diano ha comportato non pochi sacrifici, ma fare impresa vuol dire anche questo. Vuol dire fare delle scelte, a volte scelte coraggiose.
Siamo cresciuti negli anni a ritmi importanti, ritmi che hanno sostenuto, quindi, le nostre scelte espansive.
Le aziende, così come anche la Banca Monte Pruno, non possono che essere guidate dalle leggi del mercato. Leggi che, se ben interpretate, consentono di svilupparti, di crescere e di essere protagonista.
Noi abbiamo interpretato il nostro momento storico in questa maniera.
Forse abbiamo osato, ma ne è valsa sicuramente la pena.
Se oggi molti conoscono la Banca Monte Pruno ed altri, invece, nel mondo parlano ancora della Banca di Roscigno è perché abbiamo avuto il coraggio e la forza di fare quella scelta.
A conferma di tutto questo, nel corso di questi 50 anni, l’operatività della Banca ha visto un’espansione difficilmente immaginabile nel passato. Lo sviluppo nel Cilento, nel Vallo di Diano, nel Golfo di Policastro ed, in ultimo, in Basilicata rappresentano il segno di una struttura che ha continuato il suo ampliamento territoriale con l’obiettivo di unico di far crescere l’azienda, migliorando i risultati ed ottimizzando le performance a servizio di tutti.
In tanti anni di attività il nome della Banca Monte Pruno e, quindi, anche quello di Roscigno è stato veicolato in tutto il Mondo. Penso di non conoscere tante altre iniziative che hanno permesso questa diffusione così intensa e senza confini.
Inoltre, mi preme sottolineare che mai la Banca Monte Pruno ha lasciato da parte le esigenze e le necessità di Roscigno, vi è stata sempre la massima apertura verso tutte le richieste che ci pervenivano senza alcun tipo di rancore o di rivalsa verso qualcosa o qualcuno.
La nostra è stata una politica di apertura, nella quale si è sempre pensato al bene comune lasciando da parte l’egoismo ed i personalismi.
Siano stati vicino, sempre, e per tutte le esigenze, non solo economiche, anche a coloro che, originari di Roscigno, hanno dovuto lasciare il proprio paese natìo per motivi di lavoro.
Da anni incontriamo a Vicenza, i nostri concittadini che vivono al Nord dell’Italia permettendo loro, in momento religioso e conviviale, il ricongiungimento con i propri familiari. Lo scorso anno l’incontro ha visto la presenza di oltre 200 persone di Roscigno che vivono al Nord.
E’ stato un bel momento. Anche emozionante.
Questo per noi è riconoscenza verso le nostre origini. Verso coloro che ci hanno permesso di essere qui stasera.
Questo è un dato inconfutabile che appartiene alla Banca, ai suoi uomini e alla sua cultura operativa.
Oggi e per sempre la Banca Monte Pruno sarà un patrimonio, un patrimonio di tutti.
Essere qui stasera è un segnale inequivocabile di gratitudine verso Roscigno, oltre che un chiaro messaggio nel quale vogliamo testimoniare la nostra presenza continua su questo territorio.

Dopo questa breve introduzione, mi piace ricordare alcune tappe decisive del nostro percorso.
Momenti che hanno segnato una storia di 50 anni. Si sono alternate, in particolar modo nel passato, fasi di difficoltà a fasi di più intensa crescita, ma il lavoro e la passione hanno consentito all’azienda di rialzarsi sempre.

Era il 20 aprile del 1974, quando la Presidenza della Banca fu assunta dall’amato Rag. Michele Albanese che la fece rinascere dalle sue stesse ceneri, sollevandola e ridandole dignità; vivendo per essa, senza mai abbandonarla fino al giorno della sua prematura dipartita.
Persona dalle enormi qualità professionali e morali, che ha dato tantissimo a me personalmente ed alla nostra Banca.Noi oggi siamo qui grazie e, soprattutto, alla sua lungimiranza, al suo impegno e alla sua voglia di far emergere la Banca da un passato caratterizzato da enormi difficoltà e problemi di vario genere.
Erano anni in cui la Banca viveva momenti non esaltati, ma lui è riuscito a riportare la Banca Monte Pruno al di fuori del tunnel.
Se Emilio Pecori resterà nella storia come colui che ha voluto fortemente la costituzione della Banca, Michele Albanese rimarrà per sempre nella storia della Banca Monte Pruno come l’uomo della svolta, l’uomo della rinascita.

Fu lo stesso Presidente Michele Albanese ad iniziare la fase di sviluppo della Banca Monte Pruno: era il 20 gennaio 1992 quando venne inaugurata, la prima filiale di Piaggine.
Da quella data sono passati ben 20 anni.
In venti anni le filiali sono diventate 9, ma in progetto abbiamo già l’apertura di altre 2 filiali, di cui una a Potenza Città.
Piaggine ha rappresentato la prima tappa del percorso di sviluppo.
Penso che pochi avrebbero immaginato, tanti anni fa, questo intenso cammino.
Abbiamo fortemente creduto nello sviluppo strategico e se oggi la Banca Monte Pruno rappresenta un modello vincente di azienda appartenente al movimento del credito cooperativo, nella quale vengono diffusi quotidianamente i valori fondanti della cooperazione, ciò vuol dire che negli anni è stata diffusa una cultura positiva di crescita e di sviluppo della quale tutti hanno beneficiato.
È doveroso, a questo punto, riconoscere i meriti anche di tutti gli amministratori che negli anni si sono susseguiti nella gestione della Banca Monte Pruno, persone che hanno dedicato tempo ed impegno alla nostra causa. Molti di questi sono presenti qui stasera ed a loro va il nostro ringraziamento.
Oggi i risultati di questa azienda sono da condividere fra tutti i protagonisti di questo percorso, perché tutti hanno dato qualcosa per la crescita della Banca e, quindi, del territorio.
In 50 anni di attività è stato prioritario il legame stabilito con il territorio. La sua crescita rappresenta per Noi una grandissima vittoria.
I progetti e gli investimenti che siamo riusciti a realizzare rappresentano la prova di come la Banca Monte Pruno si è proposta verso i suoi interlocutori. Parliamo di cifre molto importanti: Depositi per oltre 260 milioni di Euro; più di 180 milioni di Euro investiti attualmente sul territorio! Un patrimonio di oltre 23 milioni di euro. Circa 50 persone tra dipendenti e collaboratori.

Altra data che penso sia importante sottolineare stasera, in questa festa di celebrazione dei nostri 50 anni, è il 1° maggio 1994, dove in seguito alla prematura scomparsa del Presidente Albanese, venne nominato l’attuale Presidente dott. Filippo Mordente.
È un’altra svolta decisiva per la nostra azienda.
Dal 1994 ad oggi siamo riusciti nel grande obiettivo di dare continuità all’azienda, sulla scia degli insegnamenti che ci erano stati trasmessi.
La continuità ha rappresentato uno di quegli elementi tali da garantire vantaggi competitivi enormi, perché ha consentito di programmare in maniera serena le strategie; perché ha consentito di affrontare le sfide con maggiore tranquillità; perché si è creato, negli anni, un rapporto produttivo nel quale al centro degli obiettivi vi è stata solo Banca Monte Pruno.
Il Presidente Mordente è riuscito a cementificare, giorno dopo giorno, l’azione della Banca, dando a tutti la possibilità di crescere e di lavorare con piena libertà.
Oltre ad avere il grande onore di essere Direttore Generale di questa Banca, io ho avuto anche l’immensa fortuna, nella mia carriera, di avere un Presidente come il dott. Filippo Mordente che ha riposto in me una totale ed incondizionata fiducia.
Uomo dalla grande professionalità, che ha accompagnato la mia carriera.
Alla presenza di tutti Voi stasera, voglio ringraziarlo, ancora una volta, per tutto quello che ha fatto per me e per la Banca Monte Pruno.
Rimarrà per sempre una delle personalità più importanti del nostro istituto.

La data del 21 settembre 1998 rappresenta un altro momento chiave della nostra crescita:viene inaugurata, nel Comune di Teggiano, la seconda filiale della Banca.
È a mio avviso, la scelta strategica che ha cambiato il volto della Banca.
In quegli anni c’era bisogno di un’inversione di tendenza, nella quale venissero identificati degli obiettivi raggiungibili in grado di permettere all’azienda di fare il salto di qualità.
Oggi a distanza di appena 14 anni quella scelta ha consentito alla Banca di diventare un partner di primo piano per tutto il territorio.
Da quel giorno abbiamo avuto l’occasione di misurarci con un contesto diverso, abbiamo avuto il primo vero confronto con un mercato concorrenziale, nel quale già erano presenti altri istituti di credito.
Non ci siamo assolutamente risparmiati, perché sapevamo che la tappa di Teggiano, nel nostro percorso di sviluppo, rappresentava un bivio decisivo per le sorti della Banca
Abbiamo cominciato ad “esportare” la nostra concezione di Banca Amica, dove il rapporto tra Banca e Cliente è inteso in maniera differente, dove tutti contano qualcosa, dove esiste un legame che altri ambienti non conoscono nemmeno lontanamente, dove si ascoltano le esigenze, dove si collabora per la crescita ed il miglioramento del territorio.

Dopo di Teggiano, nel Vallo di Diano si sono susseguite le filiale di Sant’Arsenio e di Sala Consilina, entrambe con l’obiettivo di presidiare dei territori importanti con buone propensioni di crescita.
Sono state scelte sicuramente felici, che stanno danno tanto alla Banca.

Il 18 luglio 2005 venne stipulato e sottoscritto l’atto definitivo di fusione per incorporazione dellaBanca dell’Alto Cilento di Laurino creando, così, una nuova banca che, da tale data, diventa: Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno di Roscigno e di Laurino.
Con questa fusione abbiamo colto, certamente, un’occasione, una possibilità ma abbiamo assunto anche una grande responsabilità.
Non è stato sicuramente un passaggio facile, anche perché abbiamo ereditato una situazione alquanto difficoltosa.
Ne stiamo uscendo, comunque, dignitosamente.

Nel 2008 e precisamente il 4 ottobre venne aperta lafiliale della Banca a Marsico Nuovo, in Provincia di Potenza.
Anche qui si tratta di un esordio su di un nuovo territorio.
La Basilicata è un territorio che può dare tanto alla nostra Banca, così come siamo convinti che la Monte Pruno può dare tanto alla Basilicata.
Dopo Marsico Nuovo in poco tempo, siamo passati a Villa d’Agri.
La fase di espansione in Basilicata ancora è agli inizi; i nostri indirizzi strategici hanno già identificato nella Città di Potenza il prossimo obiettivo. Sarà una sfida ambiziosa, ma che siamo estremamente convinti di poter affrontare.
I primi passi in Basilicata sono stati già positivi, a testimonianza di una scelta aziendale che è confermata da buoni livelli di raccolta e di impieghi, entrambi già hanno abbondantemente superano i 12 milioni di Euro.

Ho pensato chefosse stato un utile passaggio, nonché doveroso, fare un excursus, in questa sede, delle tappe principali che hanno caratterizzato 50 anni.

È soddisfacente ed emozionante poter ricordare tanti momenti positivi che hanno contrassegnato la nostra storia, ma è ancora più piacevole saper che davanti a noi c’è ancora tanta strada da percorrere.

Nella relazione d’apertura dei nostri festeggiamenti, il 16 giugno, veniva effettuata una giusta e condivisibile analisi dell’attuale fase che vive la nostra Banca: ci troviamo di fronte a 50 anni di storia con la grande consapevolezza di aver tagliato, in primo luogo, un importante traguardo, ma essere di nuovo sui blocchi di partenza per affrontare le sfide che verranno.
Questa nuova partenza è rappresentata dal futuro.

Se penso al futuro non posso non pensare alla giornata che ci aspetta domani a Sant’Arsenio.
Il taglio del nastro della nuova Sede Amministrativa sarà una grande emozione per tutti, essa rappresenta una struttura moderna pensata dal Consiglio di Amministrazione della Banca per far fronte alla nuove e crescenti esigenze operative.
Operare in una struttura del genere è un grande vanto di cui andiamo fieri, così come andiamo fieri della struttura della Sede Legale che resta a Roscigno.
Speriamo, di vero cuore, che tra qualche anno anche questa nuova struttura sia da ampliare …
Ricordo che solo nel maggio del 2011 venne posta la prima pietra: 15 mesi per realizzare la nostra nuova sede amministrativa.

Il futuro della nostra Banca, così come per il passato, sarà costruito sulle persone.
Un ruolo di primo piano verrà svolto dai giovani.
Abbiamo la grande fortuna di avere nel nostro organico un gruppo di giovani dipendenti e collaboratori che rappresentano il futuro della Banca Monte Pruno.
Sono molto orgoglioso quando parlo di loro, perché il loro percorso di crescita ha accompagnato quello della Banca.
I giovani rappresentano delle risorse imprescindibili e possiedono quel valore aggiunto che gli consente di affrontare le difficoltà che il mondo oggi presenta con maggiore forza e sicurezza.
C’è solo bisogno che qualcuno punti su di loro.
Sono discorsi questi che potrebbero estendersi a 360 gradi nei diversi settori economici e produttivi, perché si parla tanto di giovani, ma pochi hanno il coraggio di consegnargli le chiavi in mano.
Noi da molto tempo l’abbiamo fatto e non ce ne siamo assolutamente pentiti.

Mi avvio alle conclusioni del mio intervento, in primo luogo, ringraziando tutti coloro che stasera hanno partecipato a questo nostro appuntamento celebrativo.
Vi ringrazio davvero.
La vostra presenza fortifica, ancor di più, l’azione della Banca Monte Pruno.
Ringrazio il Comune di Roscigno, nella persona del Sindaco Mazzei, per la disponibilità dimostrata;
ringrazio il Presidente della Camera di Commercio di Salerno, Guido Arzano, per essere sempre al fianco della Banca Monte Pruno; la sua presenza testimonia il forte legame che lo unisce alla nostra struttura; grazie all’Ente Camerale di Salerno siamo riusciti, negli anni, a mettere in piedi diverse iniziative a favore delle imprese, in ultimo il Progetto collegato alla “Monte Pruno Shopping” del quale abbiamo anche stasera una testimonianza chiara di come questo territorio riesce ad esprimersi con prodotti di primissima qualità;
ringrazio il Direttore della Federazione Campana delle Bcc, Franco Vildacci, anche lui sempre vicino alla nostra Banca. Siamo uniti al Direttore Vildacci e, quindi, alla Federazione Campana delle BCC ed al suo Presidente Petrone, oltre da una datata amicizia, da un importante legame professionale che ci consente quotidianamente di operare con maggiori sicurezze;
ringrazio per la presenza i consiglieri regionali Pino Palmieri e Donato Pica, due personalità vicine alla Banca Monte Pruno che hanno sempre messo al centro delle loro idee politiche questo territorio.
Un ringraziamento particolare voglio farlo poi all’attuale Consiglio di Amministrazione della Banca Monte Pruno, che rappresenta il fulcro operativo della struttura. Ringrazio vivamente tutti i componenti perché ci consentono, a noi dipendenti, di poter operare con la massima serenità.
Saluto, infine, tutti i colleghi dipendenti della Banca, ringraziandoli per aver vissuto con grande partecipazione tutti gli appuntamenti rientranti nei festeggiamenti del nostro 50°anniversario. È stato davvero positivo vederli presenti su tutto il territorio nelle diverse manifestazioni organizzate, perché conferma il fatto che siamo una Banca che vive il territorio.
Sono loro i veri artefici dei successi della Banca Monte Pruno.
Ci attendono ora sfide importanti, dove servirà un grande lavoro di squadra, ancora più intenso, dove verrà costruito il futuro della Banca.

Concludo invitando tutti voi all’inaugurazione di domani della nostra nuova sede amministrativa, dove avremo come madrina della serata Cristina Chiabotto,oltre allo show del comico Angelo Pintus.
Io vi ringrazio ancora una volta per l’attenzione che avete riservato a me ed alla Banca Monte Pruno.

Grazie e buon proseguimento di serata.

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