Cerimonia di consegna cittadinanza onoraria di Sant’Arsenio

Sant’Arsenio, 29 dicembre 2012

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Signore e Signori, Amici mie cari, grazie per essere qui stasera;
porgo un caloroso saluto a tutte Autorità presenti, al Dirigente Scolastico Rossi che ci ospita; un particolare saluto, altresì, al mio Presidente Filippo Mordente che doveva essere presente qui stasera ma fermato da un improvviso acciacco, ed a tutti ragazzi della “squadra” della Banca Monte Pruno.

Caro Sindaco Pica, carissimi amministratori tutti,
il mio più caldo ringraziamento per il conferimento, che tanto mi inorgoglisce, della cittadinanza onoraria di Sant’Arsenio, va a tutti voi, membri del Consiglio comunale, che avete approvato all’unanimità la decisione di accogliermi fra i cittadini di Sant’Arsenio. Questo atto, generoso e lusinghiero, così come le parole cordiali, direi, anzi, affettuose, con le quali, il Sindaco Pica mi ha comunicato la decisione, mi hanno toccato il cuore.

Grazie, grazie davvero a tutti voi, e a tutti i numerosi amici che hanno voluto assistere a questa cerimonia, per me così importante.

Cerimonia di consegna cittadinanza onoraria di Sant’Arsenio

Mi sono chiesto più volte il perché di questa decisione e cosa realmente significasse per me.

Mi sono chiesto cosa ho fatto, nei miei anni di vita sociale e lavorativa per meritare questa serata. Una delle più belle della mia vita, circondato dall’affetto della famiglia e degli amici più cari ed importanti per me.

Sono ritornato, per questo, indietro alla mia gioventù, ai miei primi ricordi “reali” di quando frequentavo Sant’Arsenio; io ho parenti qui e per questo ci sono sempre venuto anche da bambino; ma è nell’adolescenza che ho iniziato ad avere amici, compagni di scuola, persone che vivevo quasi quotidianamente, pur essendo io di un paese vicino geograficamente, ma lontano se guardiamo alle strade che bisogna percorrere per raggiungerlo.

Mi sono, per questo, sovvenuti una marea di ricordi, belli, soddisfacenti, ed anche brutti, come ovvio, che mi hanno fatto dire tra me e me: “mamma quanto tempo ho trascorso a Sant’Arsenio!!!!”. Quanti anni sono passati.

Effettivamente ci sono stato e ci sto molto qui a Sant’Arsenio; vivo, ormai, quotidianamente qui fra persone amiche, con le quali mi confido e che vivono con me i momenti più importanti della mia vita, quasi come se fossi di Sant’Arsenio e da oggi, posso anche dirlo: a pieno titolo…

Per queste motivazioni, vi assicuro, ricevere la cittadinanza onoraria di Sant’Arsenio è veramente qualcosa di speciale, anzi di straordinario. Significa che persone di un comune nel quale tu non hai origine ti vuole riconoscere un segno di amicizia e di riconoscenza, appunto, per qualcosa che, evidentemente, di buono devo aver pur fatto.

Ed è una sensazione straordinaria, perché riscuotere la fiducia di persone che non ti conoscono, non conoscono la tua famiglia e le tue origini non è per niente facile; devi meritarla giorno per giorno, con trasparenza e rispetto reciproci, coltivandola ed alimentandola sempre.

È normale, è umano che qualcuno avrebbe potuto dissentire su questa scelta e chiedersi perché rendere merito ad una persona non di Sant’Arsenio; per questo, secondo me, la scelta di conferirmi questa onorificenza risulta ancora più importante.

Io ho sempre lavorato per lo sviluppo del territorio; me l’avete sentito dire sempre e in molteplici occasioni. Ed è con questo spirito che ho approcciato le mie esperienze qui a Sant’Arsenio senza mai pormi il problema del fatto che non fossi originario di questo comune.

È mio dovere ricordare e ringraziare, in questa circostanza, l’On. Donato Pica. L’ho detto più volte e lo ripeto stasera. Se la Monte Pruno è arrivata nel Vallo di Diano lo deve solo ed esclusivamente a lui. È stato lui, quindici anni fa, quando la Banca Monte Pruno era solo una minuscola banca di periferia, a fidarsi ciecamente affidando il servizio di tesoreria del Comune. È iniziato allora, e per merito di Donato Pica, il percorso di crescita professionale mio e della banca che mi onoro di dirigere. A lui, pertanto, tutta la mia riconoscenza.

Ritornando, per questo, all’onda dei ricordi legati a Sant’Arsenio, troppi momenti tornerebbero alla mia mente: momenti di svolta del mio percorso di vita e del mio lavoro; momenti in cui ho avuto la fortuna di dare un qualche contributo alla soluzione di problemi che toccavano la vita di tutta la comunità.

In tutti questi anni ho sempre lavorato per creare un’istituzione in grado di supportare la vita, lavorativa, professionale e sociale delle persone, delle famiglie e delle imprese, di Sant’Arsenio e non.

Oggi ritengo di dover dare una nuova svolta al mio impegno, focalizzandomi sul sostegno ai giovani, alla formazione delle nuove generazioni, a far ampliare lo spettro mentale delle scelte che i giovani possono fare per realizzarsi. Oggi, purtroppo o per fortuna, le condizioni sono diverse ed occorre impegno ed inventiva per intraprendere qualsiasi iniziativa; per questo voglio mettere a disposizione la mia esperienza a favore dei giovani, perché qualcuno deve pur darla una mano, concreta, ai nostri ragazzi.

Si, perché siamo proprio noi, tutti insieme, a dover dare qualcosa in più, proprio per il futuro degli altri.

Lo dobbiamo per il bene dei nostri figli, i quali hanno il dovere di sognare, come tanti di noi abbiamo fatto 30/40 anni fa.

Il sogno di una famiglia, di una casa, di un lavoro, anni fa, erano qualcosa di più facilmente raggiungibile, certamente con sacrifici, ma con la sicurezza di arrivare all’obiettivo.

Oggi, purtroppo, l’incertezza è dominante. E a sua volta domina sul futuro dei giovani.

Faccio questo intervento, qui ed in questa circostanza, perché ovviamente non ho certo l’illusione di poterlo fare da solo, occorrendo, invece, come ho precisato prima, una stretta ed intensa collaborazione con i responsabili delle istituzioni locali, politiche e sociali, finalizzata a "fare sistema", ad affiancare al confronto delle idee, la capacità di costruire insieme le condizioni di una vita migliore per tutti e, soprattutto, per i giovani.

Con gli amministratori di Sant’Arsenio sono sicuro di potercela fare.

Sant’Arsenio, da oggi, a pieno diritto, è un altro mio paese, accanto a quella natio, Roscigno. Da anni, ormai, partecipo alla sua vita, e guardo con la massima attenzione al lavoro che i suoi amministratori svolgono per proteggerne le tradizioni; per favorirne lo sviluppo; per rendere tutti i cittadini partecipi di un maggior benessere e di una più equa diffusione dei valori etici e sociali.

Ma quanto è cambiata, Sant’Arsenio, da quando venivo da ragazzo ad oggi!

Si può ben dire che è diventato, oggi, uno dei centri più dinamici di tutto il Vallo di Diano, se non il più dinamico!!!

Merito di un popolo, di una classe di amministratori seri, lungimiranti e con idee!!!

Che questo comporti compiti e doveri nuovi e straordinari alle istituzioni locali è conseguenza, allo stesso tempo, inevitabile ed esaltante. Non vi sono soltanto nuove esigenze pratiche da soddisfare in tutti i servizi pubblici e sociali.

Vi si propone un grande obiettivo, secondo me: far sì che Sant’Arsenio diventi, sempre più, un centro di riferimento e di esempio per l’intero Vallo, come uno dei “Comuni che fa”, conservando, sempre, i suoi irripetibili connotati di profonda e genuina umanità.

A tal fine non basterà disporre di adeguate risorse finanziarie. Occorrerà dar prova anche di grande creatività, e di tenace, fattiva capacità di realizzazione.

Il futuro è una speranza, ma io ritengo che oltretutto sia una certezza: quella di sapere che i risultati prima o poi arriveranno, se alla base di tutto vi è il lavoro, la voglia di raggiungere, tutti insieme, senza ostacolarci a vicenda, gli obiettivi.

Il momento non è certamente facile, ma tutti insieme dobbiamo sperare e continuare credere in un mondo migliore.

Caro Sindaco, cari amici tutti: pensiamo in grande ed operiamo concretamente e tenacemente, portando sempre Sant’Arsenio nel cuore, stando insieme ed aiutiamoci vicendevolmente.

La nostra Banca ed io, personalmente, statene certi, ci saremo sempre.

E qui concludo.

Carissimi amici consiglieri, mi auguro che questo atto così bello che avete voluto riconoscermi sia solo l’inizio di un nuovo periodo di crescita per tutti noi!

Diamoci da fare: c’è tanto da fare.

Il coraggio non ci manca e le idee neppure.

Poter vivere a Sant’Arsenio, da cittadino, è un privilegio e quindi, ora, mi avrete, ancor di più, sempre presente…

E grazie ancora, con tutto il cuore, per avermi fatto vivere questa giornata.

La vita conduce davvero lungo sentieri imprevisti, a mete impreviste, a gioie inattese!

Per questa grande gioia che oggi mi avete donato, vi rinnovo il mio grazie.