Relazione convegno EURO

General Service - Padula (Salerno) 17 maggio 2001

Il punto di... | 

Dell’Euro si sente parlare ormai da tempo, di sicuro il processo di integrazione economica dell’Europa è fortemente avviato ma certamente per quanto concerne l’Unione monetaria, vera caposaldo della nascita dell’Europa unita, è finito il tempo dei discorsi generici visto che ci troviamo a pochi mesi dall’entrata in vigore della moneta unica. È giunto il momento di verificare e collaudare il piano Euro di ogni azienda bancaria, industriale e commerciale; basti pensare alla preparazione richiesta per questo cambiamento nella gestione del contante, nella verifica delle procedure informatiche ed organizzative.

Nel corso di questi ultimi mesi, con una ovvia incentivazione per i futuri, il sistema bancario italiano ha deciso di varare una importante campagna di comunicazione sull’Euro, coordinata dall’Abi, basato su una massiccia campagna pubblicitaria e su una campagna informativa basata sulla predisposizione e distribuzione di guide e materiali per le imprese e le famiglie.

Le banche, attraverso iniziative di vario genere, stanno contribuendo in maniera determinante all’informativa sull’intera problematica dell’euro con l’obiettivo di suggerire i comportamenti più razionali non solo in tema di banconote e monete, ma anche per quel che concerne i numerosi altri sevizi bancari: conto corrente, assegni, carte di pagamento ecc.

L’intera fase di avvicinamento all’Euro è pilotata dal Ministero del Tesoro, che alla fine del mese di gennaio 2001, ha reso noto il “Piano changeover”. Il documento rappresenta la cornice del passaggio all’euro e si sofferma su aspetti importanti come la pre-distribuzione di euro alle banche, ai commercianti e ai cittadini, il cambio di lire in euro, il ritiro e la distruzione delle lire.

A tale proposito l’ABI ha dato vita al progetto EMU con l’intento di stabilire i criteri, le priorità e le modalità di lavoro affinché l’intero sistema bancario possa meglio affrontare la transazione all’unione monetaria. Praticamente, i pochi mesi che ci separano da una sorta di “vera rivoluzione monetaria” sono stati per intero programmati e pianificati allo scopo di ridurre al minimo i disagi per tutti

Il cambiamento monetario certamente riguarda tutti i cittadini, ma non si può negare che le banche rappresentino il fulcro essenziale di tale fase. Spetterà a noi banche, infatti, ritirare la vecchia moneta e provvedere alla contestuale distribuzione della nuova, costituendo, in pratica, il riferimento essenziale per l’intero sistema economico e finanziario.

Come potrà immaginarsi, notevole sarà la quantità di biglietti e monete metalliche che, rispettivamente, la stamperia della Banca d’Italia e l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato dovranno produrre entro la fine dell’anno e che successivamente saranno trasferite presso le Filiali della Banca d’Italia, le quali provvederanno a distribuire le stesse attraverso siti provinciali che fungeranno, contemporaneamente, anche da siti di raccolta della “Vecchia Lira”.

Già dal 15 novembre 2001 sarà possibile trovare in circolazione la nuova moneta unica in quantità ridotta; si tratterà, sostanzialmente, di una pre-alimentazione del sistema commerciale e bancario al fine di creare un sistema funzionale di sostituzione. Ai commercianti, in particolare, saranno offerti dei pacchetti pre-confezionati di monete in euro a partire dal novembre 2001 mentre ai consumatori verrà data la possibilità di acquistare tali pacchetti a partire dal dicembre 2001. Sarà, tuttavia, possibile utilizzare la nuova moneta per i pagamenti solo a partire dal gennaio 2002.

Questo ruolo di centralità, comporterà, è sta gia comportando, un notevole e continuo aggiornamento professionale degli operatori che dovranno essere capaci di acquisire una sempre maggiore dimestichezza con le nuove monete in modo da alleviare e ridurre al minimo qualsiasi disagio per la clientela.

Un ruolo importantissimo sarà di sicuro quello dei sistemi operativi impiegati dagli istituti bancari per la gestione e lo svolgimento delle attività quotidiane. Si rende opportuno, quindi, dopo le modifiche rese necessarie con l’inizio del nuovo millennio, un nuovo aggiornamento degli strumenti informatici e del software applicativo capace di gestire l’intero processo di cambiamento monetario soprattutto nelle due fasi che si prospettano come le più difficili e laboriose: quella della doppia circolazione che caratterizzerà il bimestre gennaio- febbraio 2002 e quella che, a partire dal primo marzo 2002 sancirà l’entrata in vigore di un’unica moneta per tutti i paesi membri dell’unione europea.
Tutti i sistemi software che elaborano informazioni di carattere finanziario e monetario in uno degli stati membri dovranno essere obbligatoriamente e nel più breve tempo possibile convertiti in Euro. Per dare un’idea della dimensione economica, che un tale conversione comporta è stato stimato che il costo complessivo dovuto dall’introduzione dell’Euro sarà compreso tra i 200 ed i 300 miliardi di Ecu. L’adattamento del software costituirà certamente una rilevante voce di spesa con una logica incidenza sul bilancio aziendale.

Resta fondamentale ricordare che a partire dal 1° gennaio 2002, le Banche, gli uffici postali e tutti gli altri intermediari finanziari, dovranno fornire tutti i loro servizi, esclusivamente in Euro e che tutti gli altri mezzi di pagamento bancari denominati in lire non potranno più essere ammessi. Questo significa che tutte le procedure contabili ed amministrative di ogni Banca dovranno essere adeguatamente preparate nel gestire tale fase.

Sin da ora si rende necessaria una revisione delle procedure informatiche; revisione che dovrà essere anticipata il più possibile allo scopo di garantire, da un lato una maggiore familiarizzazione da parte del personale, e dall’altro evitare un sicuro aumento dei costi derivante dal notevole incremento di domanda di servizi informatici che caratterizzerà gli ultimi mesi dell’anno in corso.

L’organizzazione accurata dell’attività e dei lavori di questi ultimi mesi sarà fondamentale per evitare situazioni di caos e difficoltà che potrebbero, in un certo qual modo, paralizzare l’attività degli operatori economici.

Ci stiamo organizzando, e lo stiamo facendo, con la consapevolezza dell’importanza che una tale fase rivesti per tutti i cittadini e per l’indiscutibile ruolo di centralità che essi stessi ci riconoscono e soprattutto considerando che un ritardo nel progetto di adeguamento all’Euro comporterebbe un considerevole ridimensionamento delle capacità operative dell’azienda.

Certo la Banca d’Italia, l’Abi ci sono vicine nel predisporre l’intera attività necessaria a gestire la transazione monetaria ma certamente, nel concreto e nella realtà quotidiana che si prospetterà, spetterà a noi rendere tutto più agevole attraverso una formazione crescente e mediante un significativo incremento degli investimenti in macchine ed attrezzature che dovranno affiancare le nostre capacità personali.

L’auspicio logico è che un tale processo di investimenti e formazione sia generalizzato soprattutto allo scopo di evitare che eventuali inefficienze o ritardi altrui possano danneggiare e compromettere un buon funzionamento del sistema. Come già detto, noi, ma siamo sicuri un pò tutti, stiamo facendo il possibile;il sistema informativo già nuovo, è capace
di gestire la fase di cambiamento valutario, fermo restando i logici perfezionamenti che dovranno avvenire.

Le difficoltà, in definitiva, sono è saranno molte. Il sistema bancario e nello specifico le banche stanno e dovranno affrontare costi operativi e di adeguamento rilevanti; a ciò si aggiungerà, a partire dal prossimo anno, una riduzione notevole dei ricavi derivanti dalle molto frequenti operazioni di cambio valuta, con la ovvia necessità di ridefinire strategie di produzione e distribuzione di servizi alla clientela. Tutto ciò sarà effettuato in una prospettiva ottimistica alla luce dei concreti vantaggi che un mercato unico, più aperto e competitivo, potrà garantire ai consumatori con la possibilità per questi ultimi, di usufruire di offerte più ampie e vantaggiose e per le banche di fare della varietà e completezza dei servizi offerti il cavallo di battaglia per una funzionale permanenza all’interno di un mercato di sicuro nuovo e sempre meno statico.

In definitiva, ci riteniamo pronti, o meglio, siamo consapevoli dell’importanza di una accurata fase di pianificazione delle attività di conversione. Ci stiamo muovendo in questa direzione, cercando di migliorare di continuo la nostra professionalità e soprattutto cercando di creare tutte le premesse necessarie a poter continuare la Nostra attività quotidiana nel modo più competente possibile consapevoli di dovere essere, a breve, strumento fondamentale per facilitare la familiarizzazione di tanti nostri clienti con una nuova ed unica moneta.