Relazione sui “Giovani Imprenditori” Miniconferenza SeF Napoli 12 febbraio 2011
La BCC Monte Pruno e i giovani imprenditori
La Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno di Roscigno e di Laurino, di cui mi onoro esserne il Direttore Generale, è sempre sensibile alle iniziative imprenditoriali, soprattutto, quando queste nascono da idee di giovani imprenditori.
La nostra struttura, che rappresenta un vero punto di riferimento per il territorio di competenza nel quale opera, mantiene sempre alta l’attenzione verso le iniziative di sviluppo imprenditoriale che possono garantire crescita economica e sociale.
Per meglio conoscere la nostra Banca, permettetemi, brevemente, di darvi qualche informazione sulla stessa.
La nostra area di competenza è al Sud della Provincia di Salerno e zone limitrofe, oltre che in Provincia di Potenza.
9 filiali, di cui: 7 dislocate a Sud della Provincia di Salerno, su un territorio che si estende dagli Alburni all’Alto Cilento, dal Vallo di Diano fino al Golfo di Policastro e 2 filiali in Provincia di Potenza, nella Val d’Agri.
Raccolta fiduciaria, a dicembre del 2010: oltre 240 milioni di Euro, con una crescita rispetto allo stesso mese del 2009 del 10,4%, pari ad oltre 21 milioni di euro.
Gli impieghi, a dicembre del 2010, hanno sfiorato i 163 milioni di Euro, con una crescita annua del 14,3%. La nostra Banca nel corso del 2010 ha impiegato sul territorio di competenza ben 20 milioni di Euro in più rispetto all’anno precedente.
Le sofferenze nette sono solo all’1,6% degli impieghi.
Dopo questa breve analisi, che consente a tutti voi di conoscere più da vicino la realtà della nostra struttura bancaria, è possibile addentrarci, con maggiori argomentazioni, all’interno del modus operandi che la Banca segue nei confronti dell’imprenditoria giovanile.
Alle domande emerse nel corso della conferenza organizzata da SeF, a Dubrovnik, sulle modalità che contraddistinguono l’approccio e la successiva relazione con il “mondo giovane”, in generale, e con l’imprenditoria giovanile, in particolare, tentiamo di rispondere in questo modo.
La conoscenza approfondita del territorio permette alla nostra Banca, così come a tutte le B.C.C., di avere un vantaggio competitivo molto rilevante rispetto alle concorrenti.
Essere vicino alle esigenze e conoscere il mercato di riferimento con un’esperienza di quasi cinquant’anni, ci ha consentito di essere sempre percepiti come la Banca del territorio; la Banca che ha realizzato ed ha fatto realizzare; la Banca che ha creato ed ha fatto creare valore.
Aver costruito le fondamenta del tessuto imprenditoriale locale sostenendo con forza tutte le iniziative che si rivolgevano al nostro istituto di credito, ci ha permesso di avere, a disposizione, un fattore competitivo dal valore incalcolabile.
Oggi abbiamo la grandissima fortuna, grazie a ciò che abbiamo costruito negli anni, di essere conosciuti e stimati.
Grazie a questa conoscenza, abbiamo potuto capire meglio il mondo giovanile, i driver che li guidano verso il proprio futuro, che sono notevolmente differenti rispetto a quelli che hanno guidato noi di un’età maggiore.
A mio avviso, il mondo giovanile attuale è caratterizzato da una maggiore dinamicità nella gestione delle relazioni sociali e imprenditoriali, dinamicità che li spinge a richiedere un riscontro più celere alle loro richieste.
Per questo motivo, abbiamo voluto creare un ufficio dedicato alle misure che i giovani imprenditori possono avere bisogno per le fasi di start up delle proprie iniziative imprenditoriali; questo è l’unico modo per poterli avvicinare con tempestività, per poter dare una risposta veloce, soprattutto in un’area geografica, come la nostra, che sconta i cronici problemi del Mezzogiorno d’Italia.
I giovani imprenditori sanno che rivolgersi alla Banca di Credito Cooperativo, una banca fatta di giovani, significa in primo luogo essere ascoltati, per poi essere sostenuti e consigliati.
Sono questi i passaggi che, quotidianamente, l’intera struttura trasmette al mercato, senza far mancare, mai, la giusta dose di fiducia nei confronti delle giovani generazioni.
Ascoltare i giovani, dal nostro punto di vista, significa saperli sostenere nella costruzione del proprio futuro.
Avere la possibilità di aiutarli, sostenendoli, deve essere oggi, per tutti noi, un motivo di vanto, perché significa aver creduto in persone che, di sicuro, potranno costruire il futuro dei nostri territori.
Abbiamo avuto modo di toccare con mano, inoltre, con molta soddisfazione, come i giovani di oggi sono permeati da uno senso dell’onore e del rispetto di sé stessi, molto più sviluppato ed evidente rispetto alla generazione che li ha preceduti; la spiegazione che ci siamo dati, in primis, è che la crescita personale dei giovani di oggi si è basata su una disponibilità di informazioni maggiore, grazie alle nuove tecnologie, che li ha resi più aperti al confronto, all’apprendimento di nuove esperienze e competenze, alla proiezione di sé stessi in un mondo più globale con una precisa visione di ciò che vogliono fare.
Tante volte ci è capitato, nel corso delle nostre attività, di esaminare direttamente con i giovani imprenditori il loro progetto, cercando di fornire il nostro apporto in termini di esperienza e di conoscenza del mercato di riferimento.
La leva principale, quindi, che usiamo nella gestione delle relazioni con i giovani è l’innovazione, intesa sia come proposizione di prodotti e servizi, in un linguaggio più semplice ed immediato, sia nella gestione del rapporto bancario e finanziario, basato su una maggiore confidenzialità.
Anche i mezzi di comunicazione che usiamo nei confronti dei giovani sono personalizzati in maniera sempre più forte, per soddisfare le loro esigenze di velocità e, perché no, per arrivare prima della concorrenza.
Facciamo, infatti, un ampio uso di pagine Facebook; abbiamo creato un blog sul nostro sito internet, alimentato da alcuni dei nostri giovani dipendenti; abbiamo una sezione dedicata alle iniziative dei giovani sul nostro periodico Bancamica oltre ad una rubrica settimanale su materie economiche su una televisione locale e su una Web TV, gestita da giovani giornalisti locali, nata, proprio, con l’ausilio e la spinta della nostra banca.
E, vi assicuro, non c’è soddisfazione migliore di vedere realizzato un progetto che abbiamo costruito direttamente con giovani imprenditori; tutto questo aumenta tantissimo la nostra soddisfazione, oltre alla stima e la riconoscenza verso di noi.
Partendo da ciò, quindi, riteniamo che la nostra azienda contribuisce, con la presenza di valide risorse umane, che ogni giorno sono a disposizione delle esigenze della giovane clientela, offrendo una consulenza che va al di là del normale e tradizionale rapporto banca-cliente-, alla crescita del tessuto sociale in cui opera.
Siamo stati avvantaggiati, come detto, dal fatto di avere una struttura organizzativa relativamente giovane, con un’età media dei dipendenti inferiore ai 40 anni, che rappresenta un elemento di interesse per i giovani che si affacciano al mondo dell’imprenditoria.
Anche nella composizione del Consiglio di Amministrazione, ultimamente, abbiamo tenuto conto dei giovani e, quindi, abbiamo provveduto ad inserire nel consesso un giovane imprenditore under 30. (presente, tra noi, questa mattina)
Parlare con una persona della propria età, che magari già conosci, rende tutto più agevole e spinge i giovani ad aprirsi di più ed a creare una sinergia positiva.
Allo stato attuale però non bisogna fare demagogia lasciando da parte quelli che purtroppo sono i reali problemi dell’economia. La nostra zona di competenza, nonostante abbia comunque una buona vocazione imprenditoriale, risente della situazione di difficoltà che stiamo vivendo.
Soprattutto i giovani, che magari si affacciano per la prima volta verso un’attività, hanno bisogno di punti di riferimento che siano presenti.
È indispensabile garantire, loro, fiducia.
È questo che la nostra azienda, nel suo piccolo, deve trasmettere.
Le nostre aree, purtroppo, vivono, ogni anno, un esodo di massa di giovani che vanno via per studiare o per lavorare e che, raramente, fanno ritorno.
Alcune stime fatte dagli enti locali quantificano in circa il 70% la quota di giovani che, una volta andati via, restano fuori per vivere e lavorare.
Nel corso degli ultimi anni stiamo assistendo ad una tipologia di emigrazione che investe, non più giovani con bassi livelli di istruzione, ma figure professionali molto preparate, che per potersi esprimere e dimostrare il proprio valore, devono recarsi in paesi esteri, perché da noi non trovano opportunità, sopportando, comunque, immensi sacrifici.
Il ruolo di una banca locale, come le “nostre” banche, è di comprendere le motivazioni reali di tali scelte ed impegnarsi affinché le potenzialità e le menti del nostro territorio siano adeguatamente valorizzati.
Diventa prioritario, quindi, il nostro ruolo: essere da supporto alla crescita e alla realizzazione dei sogni delle giovani generazioni.
Ci piace spesso ripetere, ai nostri giovani, una frase dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes: “Se una persona sogna da sola, è solo un sogno. Se molte persone sognano insieme, è l’inizio di una nuova realtà....”
Diventa prioritario e, quindi, importante, dare, ai nostri giovani, sicurezza morale oltre che garantire prodotti e servizi dotati di grande competitività e che sappiano essere da sostegno alle attività imprenditoriali che gli stessi sognano di realizzare.
Oggi avere un giovane imprenditore, come cliente, potrebbe anche significare non generare profitti di egual misura alle altre operazioni, ma ciò non sarà altro che un futuro vantaggio che permetterà alle nostre Banche di Credito Cooperativo di avvicinarci, sempre di più, a quel miglioramento economico e sociale che è proprio dei nostri statuti e dei nostri valori.
Proprio per soddisfare questa esigenza, la nostra Banca, nell’ambito delle sue politiche di sviluppo, ha dato vita, recentemente, insieme a Sef Consulting ed alla Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo, ad un percorso di “marketing operativo” che dovrà focalizzare l’attenzione sui bisogni della clientela ed, in modo particolare, dei giovani, basato su un concetto di segmentazione adeguato alle nostre realtà imprenditoriali.
Allo stato attuale sono state definite le strategie specifiche per garantire alla clientela, tra cui quella giovane, una serie di prodotti che possono permettere di ottenere vantaggi competitivi dal valore realmente inestimabile, anche grazie ad accordi con Enti e Consorzi che hanno messo in atto programmi di sviluppo per l’imprenditoria giovanile.
Tra le ultime iniziative, mi piace citare l’accordo che abbiamo siglato con la compagnia petrolifera Shell, operativa nel bacino petrolifero presente nella Val d’Agri, che ricordo essere il più grande dell’Europa Continentale, collaborando al progetto “Shell Inventa Giovani“, finalizzato a fornire consulenza diretta a 5 giovani, che sono stati selezionati attraverso un sorta di concorso, per avviare un nuovo progetto imprenditoriale nella Regione Basilicata.
Altra iniziativa è il nostro Circolo Giovani riservato a soci e clienti con età inferiore a 35 anni, nell’ambito del quale vengono organizzate, tra l’altro, attività di interesse esclusivo per i giovani.
Tirando le somme del mio intervento, ho il dovere di sottolineare che la nostra Banca, forte anche dall’esperienza e della saggezza di chi ha vissuto e vive, da anni, la nostra azienda, ha l’obiettivo di predisporre delle strategie sempre più approfondite, per garantire sostegno alle giovani iniziative imprenditoriali.
La nostra strategia dovrà essere guidata da una sensibilità che, non solo vada incontro al giovane imprenditore, ma che lo sostenga in tutto il suo percorso di crescita.
L’obiettivo è di continuare ad essere un punto di riferimento e permettere ai giovani imprenditori di trovare qualcuno che gli tenda la mano, con fiducia e professionalità, credendo, fermamente, nelle idee e nelle iniziative e facendo sì che, come diceva il citato Miguel Cervantes, “il sogno diventi realtà”.
Solo così i giovani potranno, in modo convinto, definirci: “Una banca differente”, per forza.
Grazie per l’attenzione.